Per il progetto Le Parole della Bellezza nell'ambito delle iniziative speciali legate alla XXI edizione 2017 di Monumenti Aperti, terrò a Cagliari due corsi di tecniche di invenzione e di scrittura con il seguente calendario:
- venerdì 24 febbraio 2017, dalle ore 8.30 alle ore 13.30: classi IV A e IV del Liceo Classico e IIIE del Liceo Europeo del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele, Auditorium, via Pintus, Cagliari
- sabato 25 febbraio 2017, dalle ore 9.00 alle ore 13.00: insegnanti del Liceo Classico e Liceo Europeo del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele, insegnanti del Liceo Scientifico Pacinotti, del Liceo Artistico Fois, del Liceo Classico Dettori, del Liceo Classico Siotto, del ITE Martini, del IPSS Pertini, Auditorium, via Pintus, Cagliari
Dal 2014 l’Associazione Culturale Imago Mundi Onlus ha
commissionato un progetto speciale di scrittura e narrazione del patrimonio
culturale Le parole della bellezza, dedicato agli studenti delle scuole
primarie e secondarie di primo grado, ideato dallo scrittore Luigi Dal Cin, autore di oltre 100 libri per
ragazzi tradotti in 10 lingue diverse e Premio Andersen 2013. Il progetto nasce
per evidenziare il valore artistico, storico e culturale dei monumenti delle
realtà urbane in cui viviamo, utilizzando la potenza della narrazione.
“L’incontro tra la modernità massmediatica e la narrazione
orale – dice Dal Cin – è avvenuto da tempo in Italia, e sembra aver messo in
crisi quest’ultima. È come se ci stessimo privando di una facoltà che sembrava
inalienabile: la capacità di scambiare esperienze. Dare valore alla narrazione
significa invece tornare alla ricostruzione paziente della coscienza storica,
alla comunicazione interpersonale – anche tra generazioni differenti – di
esperienze significative, all’ascolto dell’altro; per promuovere una reale
identità narrante, slegando dal produttivismo economico il valore delle persone
e delle esperienze. Si tratta in fondo di saper dare voce all’universale
profondo desiderio di narrare: riportare innanzitutto delle storie, e farle
lievitare dal gusto del racconto, dalla volontà di comunicare sé stessi ad un
altra persona, avvicinando così identità diverse”.
Dal Cin ha lavorato nelle classi delle Scuole Primarie e
Secondarie della Sardegna e del Piemonte, e con gli alunni e gli insegnanti ha
aperto il suo “tesoro”, svelando i segreti dello scrittore: innanzitutto l’osservazione.
“Perché i ragazzi possano ‘appropriarsi’ del monumento e del
luogo – racconta Dal Cin – è importante aiutarli ad osservare, a ‘rubare con
gli occhi’ quei particolari preziosi che possono fare da spunto per la
narrazione e, più in generale, a guidarli nella conoscenza del monumento e del
luogo utilizzando tutti i sensi”.
“Abbiamo voluto realizzare un progetto – racconta Dal Cin – che
avvicinasse gli alunni ai tesori della loro città e del loro terriotrio
utilizzando uno strumento nuovo per l’arte, la storia e i musei, ma ben
frequentato da bambini e ragazzi; uno strumento potentissimo: la narrazione. Ho
ideato, così, delle trame narrative che poi ho messo in mano ad alunni e
insegnanti perché le completassero con la sensibilità di ciascuno: abbiamo in
questo modo realizzato dei racconti, dedicati ai tesori storico-artistici-culturali
della città e del suo territorio, con una vera struttura narrativa e dei veri
personaggi. Sono infatti convinto che al pubblico dei bambini e dei ragazzi
interessino prioritariamente intrecci narrativi avvincenti, e che solo l’utilizzo
di una sapiente narrazione consenta di trasmettere – con un coinvolgimento non
solo intellettivo, ma anche emotivo – informazioni storiche, artistiche e
culturali. Nei testi cosiddetti di ‘divulgazione per ragazzi’ spesso, invece,
le informazioni sono presentate senza alcun fascino narrativo, senza una vera
storia. La sfida per avvicinare i ragazzi ad un qualsiasi contenuto credo stia
invece proprio nel saper costruire una vera avventura capace di creare fascino
e, in fondo, di farli divertire. È questo, credo, il modo giusto per far
passare le informazioni ai ragazzi: inserirle in un contesto narrativo solido,
che non sia un ingannevole pretesto usato solo per ‘insegnare’. Abbiamo così creato
personaggi caratterizzati, fortemente riconoscibili, e una vera avventura con
un inizio, dei veri colpi di scena, un vero finale: una vera narrazione,
insomma”.
Una narrazione divertente grazie alla quale i bambini e i
ragazzi si sono potuti avvicinare a vari livelli alla conoscenza della città e
del territorio, accompagnati da informazioni diluite nel racconto e da una
trama e un linguaggio capaci di creare un’atmosfera nuova attorno a tesori che,
a volte, sono descritti in modo poco accattivante per il pubblico giovane.
“Alla fine, la vera motivazione per questa ‘audace impresa’ credo
sia l’amore che provo per la bellezza e la cultura: i racconti che abbiamo
scritto insieme sono un invito per tutti, adulti e bambini, a viverla
intensamente. Penso infatti esista, in ogni percorso educativo, un diritto alla
bellezza, da esercitarsi con forza sempre maggiore di fronte alle fantasie
preconfezionate e stereotipate in cui siamo immersi. Per la città e il suo
territorio saper fornire questi strumenti alle famiglie credo sia strategico
perché i nostri ragazzi frequentino la bellezza e la cultura. Sento che in
questo progetto abbiamo realizzato, tutti insieme, proprio questa magia”.
Grazie al progetto sono stati realizzati oltre dieci
racconti originali, scritti da Luigi Dal Cin con i bambini delle scuole
coinvolte.
Alcuni racconti scritti dai bambini sono stati anche messi in scena grazie
alla regia dell’attore e regista Fabio Marceddu e del musicista Antonello
Murgia del Teatrodallarmadio.
“Le parole della Bellezza” è diventato anche un video propedeutico in cui Luigi Dal Cin ci svela i segreti per scrivere efficacemente il racconto di un monumento