Un articolo di Fabio Bozzato sul Corriere della Sera presenta gli eventi previsti alla 10^ edizione del festival internazionale di letteratura Incroci di Civiltà cui parteciperò oggi alle ore 14:00, presso l'Auditorium Santa Margherita Ca' Foscari:
Scrittori, culture, incontri
torna «Incroci di civiltà»
Dal 29 marzo all’1 aprile i più importanti nomi della
narrativa internazionale. Apre il premio Nobel Orhan Pamuk e tra gli altri
protagonisti ci saranno Yehoshua, Hasseb Kemiri, Wainwright, Lafferère, Vinci
Dissidenze, esili, ritorni, meticciati, spostamenti: saranno
questi gli «Incroci di civiltà» che vedremo in scena a Venezia dal 29 marzo al 1
aprile. Occasione speciale per questo festival di letteratura nato dieci anni
fa per iniziativa dell’Università Ca’ Foscari, assieme alla Fondazione Venezia
e al Comune. Edizione da festeggiare, dunque, per quello che «è diventato un
laboratorio di idee e un crocevia di culture», come lo definisce il Rettore
Michele Bugliesi. Sarà il Nobel per la letteratura, il turco Orhan Pamuk, ad
aprire al Teatro Goldoni la serie degli incontri con i 25 scrittori provenienti
da 20 Paesi che si alterneranno all’Auditorium Santa Margherita, alla
Fondazione Querini Stampalia e al Fondaco dei Tedeschi.
La chiusura, invece, il 1 aprile alle 18, è affidata a
Charlotte Rampling che ha appena pubblicato la sua autobiografia (in Italia per
66thand2nd). L’attrice britannica sarà in dialogo con lo scrittore Dany Laferrière,
haitiano di nascita e canadese dopo la fuga dai machete dei Tonton Macoutes. D’altra
parte questa da dieci anni è la formula di successo del festival: grandi nomi e
scrittori raffinatissimi e poco mainstream, accomunati dal crogiolo delle loro
radici e dall’apertura cosmopolita delle loro identità. «Non può essere
altrimenti perché Incroci riflette la società contemporanea ed è parte
integrante della ricerca e della formazione accademica della nostra università
», sottolineano i curatoridocenti Pia Masiero, Flavio Gregori e Shaul Bassi.
Così si potrà ascoltare un grande della letteratura israeliana come Abraham
Yehoshua e la rivelazione svedese (di origini tunisine) Jonas Hassen Khemiri. Si
potrà reincontrare l’acclamato Cees Nooteboom e il decano dei letterati del
dissenso sloveno Drago Jancar, così come il kenyota Stanley Gazemba (che in
laguna farà anche una residenza, assieme a Pamuk, grazie al programma
Waterlines di Fondazione Venezia). Quattro gli italiani: il premio Campiello
Simona Vinci, lo storico dissidente di origini ungheresi Giorgio Pressburger,
il poeta e musicista Michele Gazich, lo scrittore per ragazzi Luigi Dal Cin. E
poi le novità letterarie: del libico (nato newyorkese) Hisham Matar, Einaudi ha
appena pubblicato «Il ritorno», sontuosa saga familiare di fughe e di esili,
mentre Marsilio ha di recente mandato alle stampe «Le cose che abbiamo perso
nel fuoco» firmato da una delle più belle voci argentine, Mariana Enriquez. In
laguna è attesa anche una coppia di scrittori che si sono fatti conoscere dalla
critica: l’israeliana Ayelet Waldman e il marito, l’americano Michael Chabon. Spazio
alla poesia: il 31 marzo alle 11 all’Auditorium si incontreranno il caribeño
Lasana Sekou e l’inglese Jeffrey Wainwright, cui seguirà un live- set musicale
di Eric Andersen, considerato uno dei più importanti folk-singer americani. Lo
stesso giorno (alle 21) il Teatrino di Palazzo Grassi offre come evento a
latere un omaggio a Abbas Kiarostami con alcuni suoi video inediti e lavori
brevi, che arricchiscono la retrospettiva a lui dedicata dalla Casa del Cinema.
Tutti gli appuntamenti su incrocidicivilta.