Della
sacra terra d’Irlanda
di
Luigi Dal
Cin
Icham of
Irlaunde
Ant of the
holy londe
Of Irlaunde.
Gode sire,
pray ich the,
For of Saynte
Charite
Come ant
daunce wyt me
In Irlaunde.
(ballata
popolare irlandese, XIV secolo)
(Io sono irlandese |
della sacra terra | d’Irlanda. | Buon signore, ti prego | per il
Santo Amore | vieni a ballare con me | in Irlanda.)
Quante volte
ho ballato con gli esseri fatati del Sidhe,
sulla sommità erbosa delle colline, nelle profondità dei laghi,
nelle pozze del fiume, o ancora oltre il mare, nel Tìr-na-n-Og,
la Terra dell’eterna giovinezza, verso cui salpò anche Brandano
con i suoi monaci.
E, rapito da
incantamento, sono diventato anch'io della 'sacra terra d’Irlanda'.
Di quella
sacra terra dove si vive l’esperienza quotidiana con la piena
consapevolezza che nel contempo esiste un’altra realtà oltre a
quella della semplice apparenza. E la si può incontrare in luoghi
solitari.
Dove, in
certi momenti dell’anno o in certi luoghi paradossali, il tempo è
come sospeso e ha il valore dell’eternità.
Dove l’amore
è per sempre, e le parole per raccontarlo suonano dolci e piene di
meraviglia.
Dove ciò
che è bello può sempre acquistare maggiore bellezza e si benedicono
i cigni selvatici dopo aver ascoltato un buon racconto.
Dove,
Beside the Fire
– direbbe Douglas Hyde –
tutto il paese si ritrova alla sera per narrare: uomini e donne,
vecchi e bambini, per un momento di intenso scambio, di stupore, di
poesia, di antica identità.
Tutto questo
(e molto altro oro prezioso di folletto) è giunto fino a noi
attraverso le fiabe, le leggende, i racconti popolari.
Perché,
come dice William Butler Yeats,
“il racconto popolare è in realtà la più antica delle
aristocrazie del pensiero; e poiché rifiuta tutto ciò che è
passeggero e banale, ciò che è soltanto abile e grazioso, con la
stessa sicurezza con cui rifiuta la volgarità e la menzogna, e
poiché ha raccolto in sé i pensieri più puri e indimenticabili
delle generazioni, costituisce il terreno su cui affonda le radici
ogni grande arte” (The Celtic Twilight,
1893). E nessun’altra nazione al mondo ha raccolto le proprie fiabe
con una tale devozione come l’Irlanda.
Sì,
devozione.
Come quando
i due angeli custodi di San Patrizio
lo invitano ad ascoltare gli antichi racconti dei Fianna
e a farli tramandare, perché si riveleranno un grande piacere per le
compagnie e gli uomini nobili, fino alla fine dei tempi.
Con il tempo
sono diventato uno scrittore di libri per ragazzi.
La mia
passione per la narrazione, la fiaba, il mondo fantastico trova la
sua fonte proprio là, nelle antiche storie e fiabe irlandesi.
Allora,
vieni anche tu, buon lettore, ti prego “vieni a ballare con me
nella sacra terra d’Irlanda”.