giovedì 28 febbraio 2019
Incontri-spettacolo all'Istituto Comprensivo di Sant'Angelo di Piove (PD)
Venerdì 1 marzo 2019, presso la Sala della Biblioteca della scuola primaria Don Milani dell'Istituto Comprensivo di Sant'Angelo di Piove, in via Roma 20 a Sant'Angelo di Piove (PD), terrò due incontri-spettacolo su lettura e scrittura: dalle ore 8.45 alle ore 10.15 con gli alunni delle classi IIIA e IIIB, dalle ore 10.30 alle ore 12.00 con gli alunni delle classi IVA e IVB.
mercoledì 27 febbraio 2019
Pubblicato il bando della III edizione del Premio Letterario Nazionale Uniti per Crescere - Diversamente uguali: la disabilità vista con gli occhi di bambini e ragazzi
Dopo il successo di partecipazione della II edizione 2017/2018, ecco il bando della III edizione 2018/2019 del Premio Letterario Nazionale “Uniti per Crescere - Diversamente uguali: la disabilità vista con gli occhi di bambini e ragazzi”:
1.
L’Associazione ‘Uniti per Crescere’ Onlus indice la terza edizione del Premio Letterario Nazionale Uniti per Crescere sul tema “Diversamente uguali: la disabilità vista con gli occhi di bambini e ragazzi”. Il concorso vuole esplorare la percezione della disabilità nei bambini e nei ragazzi utilizzando la scrittura come strumento per veicolare emozioni, riflessioni, dubbi, paure e speranze. La disabilità infatti non appartiene ad un mondo separato dalla ‘normalità’, ma fa parte del nostro vissuto sin dall’infanzia. Il concorso si inserisce all’interno del più ampio progetto di inclusione del bambino con disabilità nella scuola e desidera offrire un’ulteriore possibilità al singolo alunno di crescere nella piena accettazione dell’altro.
2.
Il Premio è articolato nell’unica sezione Narrativa.
3.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli studenti frequentanti la Scuola Primaria, dalla classe terza, e la Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado.
4.
Gli elaborati saranno suddivisi nelle seguenti categorie:
A: Scuola Primaria: classi terze, quarte e quinte;
B: Scuola Secondaria di Primo Grado;
C: Scuola Secondaria di Secondo Grado.
5.
Le opere, inedite e redatte in lingua italiana, dovranno pervenire via posta in cinque copie inserite nello stesso plico. Ogni opera dovrà recare il titolo e la categoria cui partecipa, ma non dovrà riportare alcun segno di identificazione in modo da garantire l’anonimato per i lavori della Giuria.
Nello stesso plico dovrà essere presente una busta sigillata contenente:
- MODULO N. 1 DATI PARTECIPANTE
- MODULO N. 2 ISCRIZIONE
- MODULO N. 3 INFORMATIVA PRIVACY
I moduli, scaricabili dal sito www.unitipercrescere.net sezione Progetti, devono essere compilati e sottoscritti da un genitore o da chi esercita la patria potestà per i minori.
Compilando il modulo di iscrizione al Premio Letterario ogni autore:
- risponde dell’autenticità dei lavori presentati ed è consapevole che false attestazioni configurano un illecito perseguibile a norma di legge; gli organizzatori non si assumono la responsabilità per eventuali plagi;
- autorizza l’Associazione ad utilizzare l’opera inviata, senza pretendere alcun compenso.
6.
Ogni opera dovrà avere un unico autore.
7.
Gli elaborati non dovranno superare le tre pagine dattiloscritte, per un massimo di complessive 9000 battute compresi gli spazi.
8.
Sono ammesse tutte le forme stilistiche (racconto realistico e fantastico, diario, lettera, biografia, etc…).
9.
Ogni autore può partecipare con una sola opera.
10.
Le opere dovranno essere inviate tramite posta cartacea entro il 15 maggio 2019 all’indirizzo Associazione Uniti per Crescere – Premio Letterario presso Prof. Giorgio Perilongo, Dipartimento Salute della Donna e del Bambino, via Giustiniani n. 3, 35128 - PADOVA (PD).
11.
La Segreteria Organizzativa del Premio, all’atto della ricezione delle cinque copie cartacee, provvederà ad inviare una e-mail per confermare l’iscrizione al Premio. Il partecipante deve mantenere il proprio indirizzo e-mail operativo e funzionante per poter essere contattato.
12.
Il materiale inviato non sarà restituito.
13.
Gli elaborati saranno valutati da una Giuria presieduta dall’autore di libri per ragazzi Luigi Dal Cin e nominata dal Presidente dell’Associazione in accordo con il Presidente di Giuria. La Giuria, oltre al Presidente, sarà composta da quattro membri selezionati sulla base di specifiche competenze ed esperienze. Le scelte della Giuria sono insindacabili e inappellabili, anche nell’eventuale decisione di non assegnare un premio. Il lavoro della Giuria sarà supportato da un incaricato scelto tra i soci dell’Associazione che assumerà il compito di segretario verbalizzante dei lavori.
14.
Per ogni categoria saranno premiati gli elaborati classificati al primo posto.
15.
I Premi saranno così suddivisi:
Primo classificato
Categoria A - Scuola Primaria, classi
terze, quarte e quinte: 400 euro, dei quali 100 euro al vincitore e
300 euro alla scuola di appartenenza;
Categoria B - Scuola Secondaria di
Primo Grado: 450 euro, dei quali 150 euro al vincitore e 300 euro
alla scuola di appartenenza;
Categoria C - Scuola Secondaria di
Secondo Grado: 500 euro, dei quali 200 euro al vincitore e 300 euro alla scuola di appartenenza.
Secondo classificato
Categoria A - Scuola Primaria, classi
terze, quarte e quinte: un regalo al vincitore e i libri della
Collana Uniti per Crescere alla scuola di appartenenza;
Categoria B - Scuola Secondaria di
Primo Grado: un regalo al vincitore e i libri della Collana Uniti per
Crescere alla scuola di appartenenza;
Categoria C - Scuola Secondaria di
Secondo Grado: 150 euro al vincitore e i libri della Collana Uniti
per Crescere alla scuola di appartenenza.
Terzo classificato
Categoria A - Scuola Primaria, classi
terze, quarte e quinte: libri della Collana Uniti per Crescere sia per il vincitore che per la scuola di
appartenenza;
Categoria B - Scuola Secondaria di
Primo Grado: libri della Collana Uniti per Crescere sia per il vincitore che per la scuola di
appartenenza;
Categoria C - Scuola Secondaria di
Secondo Grado: libri della Collana Uniti per Crescere sia per il vincitore che per la scuola di
appartenenza.
16.
La Giuria si riserva di segnalare gli elaborati particolarmente meritevoli per originalità di stile e di tema.
17.
I Premi possono essere attribuiti ad un concorrente che sia già stato vincitore nelle precedenti edizioni solo dopo un intervallo di tre anni.
18.
L’Associazione darà comunicazione ai Vincitori e ai Segnalati a mezzo e-mail informando altresì sulla data di premiazione e le sue modalità. Tali riferimenti saranno visibili sul sito internet dell’Associazione www.unitipercrescere.net.
19.
La Cerimonia di Premiazione sarà organizzata in forma pubblica.
20.
I Premi assegnati ai vincitori dovranno essere ritirati, se possibile, personalmente mediante presentazione di un proprio documento di riconoscimento entro e non oltre 6 mesi dalla data della cerimonia di premiazione.
Ove non venissero ritirati, rimarranno di proprietà dell’Associazione che li utilizzerà a sostegno del Progetto di Inclusione Scolastica dei bambini affetti da patologie neurologiche.
21.
Per quanto non previsto dal presente bando, le decisioni sono rimesse al Presidente dell’Associazione.
22.
Il bando e la modulistica per l’iscrizione è reperibile sul sito internet dell’Associazione www.unitipercrescere.net.
23.
La partecipazione al Premio implica l’accettazione di tutte le norme del presente regolamento. La mancata osservazione del regolamento comporterà l’esclusione dal Premio.martedì 26 febbraio 2019
Il mestiere di scrivere: incontro-spettacolo alla libreria Testaperaria di Ferrara
Mercoledì 27 febbraio 2019, alle ore 9:30, presso la libreria Testaperaria di Ferrara terrò un incontro-spettacolo dal titolo Il mestiere di scrivere per gli alunni e le insegnanti delle classi IVA e IVB della Scuola Primaria Alda Costa di Ferrara.
lunedì 25 febbraio 2019
venerdì 22 febbraio 2019
Scuola Holden di Torino: il mio corso Scrivere per Ragazzi per tutti gli studenti delle tre classi del College Scrivere
Sono state definite le date e gli orari del mio corso Scrivere per Ragazzi per tutti gli studenti del primo anno delle tre classi I A, I B, I C del College Scrivere alla Scuola Holden di Torino:
giovedì 21 febbraio 2019
a Gigi # 88 - dagli alunni della classe VB della scuola primaria di San Giuseppe di Cassola (VI) A.S. 2018/2019
Mi sono divertito moltissimo. E mi
ricordo che faceva molto ridere. Dalla prima fila si vedeva
benissimo. Ma la cosa più bella è che ci faceva tante domande che
ci facevano riflettere e pensare a cose belle.
È stato molto bello e divertente
perché ci faceva riflettere sulla professione dello scrittore e
sulla lettura scherzando. Sarebbe bello che ci fossi anche l’anno
prossimo. Grazie Luigi Dal Cin!!!
Mi è piaciuto tanto perché ha
spiegato cose importanti senza farci annoiare e ci ha lasciato molti
consigli per scrivere un libro. Ci ha raccontato come ha iniziato a
scrivere.
Mi è piaciuto tanto perché sapeva
dire delle cose importanti facendo ridere. Mi è piaciuto quando ha
preso degli oggetti dalla valigia e si è vestito da pirata. Grazie
Luigi Dal Cin.
mercoledì 20 febbraio 2019
martedì 19 febbraio 2019
domenica 17 febbraio 2019
Seminario di tecniche di scrittura per gli studenti del Liceo A. Scarpa di Oderzo (TV)
Giovedì 21 febbraio 2019, presso l'Aula Magna dell'Istituto Superiore Antonio Scarpa di Oderzo (TV), piazzale Europa 1, dalle ore 9.00 alle ore 12.15, terrò un seminario di tecniche di scrittura per gli studenti delle classi I, II, III, IV, V del Liceo delle Scienze Umane e per le altre tre prime classi dal titolo Lo sguardo dello scrittore per l'infanzia.
Questi i contenuti generali:
- La letteratura per ragazzi:
caratteristiche ed elementi particolari, precisazioni.
- Lo scrittore per ragazzi i suoi
possibili punti di vista.
- Il lettore.
- Un lettore particolare: il lettore
bambino.
- La scrittura: espressione e
comunicazione.
- La comunicazione narrativa.
- L’autore implicito.
- Il lettore implicito.
- Il lettore implicito bambino e
ragazzo.
- La descrizione è da saltare?
Efficacia nella descrizione.
- I personaggi.
- Un genere letterario straordinario: la fiaba.
- La forza della narrazione.
- La narrazione come azione resiliente.
- La forza della narrazione.
- La narrazione come azione resiliente.
sabato 16 febbraio 2019
Seminario di formazione per insegnanti e operatori culturali a Novi Ligure (AL)
Nell'ambito delle iniziative della VI edizione del festival di letteratura per ragazzi Girolibrando - Leggiamo Viaggiando lunedì 18 febbraio 2019, dalle ore 14:45 alle ore 17:45, presso la Biblioteca Civica, terrò un seminario di formazione per insegnanti, bibliotecari e operatori culturali dal titolo:
Narrazioni,
trame, dialoghi
Scrivere
un efficace testo per ragazzi o insegnare a scrivere in modo efficace
ai propri alunni richiede conoscenze tecniche specifiche. Ad esempio:
come produrre un testo narrativo che sia affascinante? Come costruire
una trama avvincente? Come realizzare un buon dialogo? In questo seminario saranno analizzati i processi e gli elementi fondamentali che
sorreggono la costruzione della trama e la scrittura dei dialoghi,
per condurre i partecipanti ad una maggiore consapevolezza sulle
modalità e sulle scelte che si possono adottare e proporre. Con
un’ottica operativa che consenta di applicare quanto appreso anche
in un’attività didattica.
La frequenza al seminario è ad accesso gratuito con iscrizione scrivendo all'indirizzo e-mail l.bellinceri@biblioteche.ruparpiemonte.it o tramite fax (0143/72595).
Sarà rilasciato attestato di partecipazione.
venerdì 15 febbraio 2019
Incontri-spettacolo al Teatro P. Giacometti di Novi Ligure (AL) per la VI edizione del festival Girolibrando
Lunedì 18 febbraio 2019 sarò al Teatro P. Giacometti di Novi Ligure (AL) per la VI edizione del festival di letteratura per ragazzi Girolibrando - Leggiamo Viaggiando per tenere due repliche del mio incontro-spettacolo Piccoli voti di scuola, piccoli trucchi del difendersi per 495 alunni così suddivisi:
- ore 9.00-10.30: 203 alunni delle classi 3^, 4^, 5^ della Scuola Primaria di Vignole Borbera (AL); classi 1^, 2^, 3^ della Scuola Primaria di Pasturana (AL); pluriclasse della Scuola Primaria di Fresonara (AL); classi 3^, 4^, 5^ della Scuola Primaria di Basaluzzo (AL); classi 2^, 5^ della Scuola Primaria di Bosio (AL).
- ore 10.45-12.15: 292 alunni delle classi 1^A, 1^B, 2^A, 2^B, 3^A, 3^B della Scuola Primaria G. Pascoli di Novi Ligure (AL); classi 1^A, 1^B della Scuola Primaria G. Rodari di Novi Ligure (AL); 2^A, 2^B, 2^C, 3^A, 3^B, 3^C della Scuola Primaria M. L. Zucca di Novi Ligure (AL); classe 5^ della Scuola Primaria P. Damilano di Ovada (AL).
giovedì 14 febbraio 2019
Incontro su disabilità e inclusione a Codognè (TV)
Continuano per l'anno scolastico 2018/2019 i miei incontri nelle scuole su disabilità e inclusione scolastica promossi dall'Associazione Uniti per Crescere Onlus.
Giovedì 21 febbraio 2019, dalle ore 14.30 alle ore 15.30 incontrerò gli alunni delle classi IA e IB della scuola primaria di Codognè (TV) in via Calle 1 prendendo spunto dai libri Afferra la cima! e Il deserto fiorito.
mercoledì 13 febbraio 2019
Due incontri-spettacolo all'Istituto Comprensivo di Carbonera (TV)
Venerdì 22 febbraio 2019 terrò due incontri-spettacolo per la classi V delle scuole primarie dell'Istituto Comprensivo di Carbonera (TV) nell'ambito del Progetto d'Istituto Io leggo, tu leggi... tutti leggiamo.
Questo il programma:
- ore 8.45-10.00 presso l'Aula Magna della scuola primaria di Mignagola (TV): classi VA e VB
- ore 10.30-11.45 presso l'Aula Magna della scuola primaria di Carbonera (TV): classi VA e VB della scuola primaria di Carbonera, classe V della scuola primaria di Vascon (TV).
lunedì 11 febbraio 2019
Giornata Mondiale dedicata all'Epilessia - Afferra la cima! L'epilessia raccontata ai ragazzi: il mio nuovo libro
Luigi Dal Cin
Afferra la cima!
L'epilessia raccontata ai ragazzi
illustrazioni di Chiara Carrer
Edizioni Lapis, Roma, 2019 - collana Uniti per Crescere
Nella mente di Sofia ci sono 100 porte.
Dietro ciascuna di quelle porte c'è una delle caratteristiche della sua personalità.
Tra tutte e 100, c'è però una porta che si apre solo con il vento, all'improvviso, senza che Sofia la possa governare.
Oltre quella porta c'è l'oceano in tempesta e lì Sofia si ritrova a bordo di una barca, tutta sola.
Il vento e le onde dell'oceano sospingono la barca verso il molo di un'isola.
Sofia lancia la sua cima perché qualcuno la afferri e la assicuri all'ormeggio.
A quel punto arriva puntuale un fulmine e la scossa elettrica invade il suo corpo. Allora non c'è più né luce né ombra, né odori né suoni.
C'è solo un buio nero che la trascina giù per migliaia di chilometri e la sua mente è inghiottita.
Sofia non si accorge più dei movimenti del suo corpo.
Eppure chi la vedesse tremare su quella piccola barca colpita dal fulmine si potrebbe spaventare, e il suo viaggio lo chiamerebbe crisi epilettica.
Poi, la porta che il vento ha aperto, il vento stesso la richiude.
Sofia è ritornata in classe, ma nessuno dei suoi compagni ha afferrato la cima.
La sua paura è che – in mezzo a tutti quegli sguardi spaventati, preoccupati, tristi, in mezzo a tutte quelle domande – in realtà si sia creata una distanza che rimarrà per sempre.
Dietro ciascuna di quelle porte c'è una delle caratteristiche della sua personalità.
Tra tutte e 100, c'è però una porta che si apre solo con il vento, all'improvviso, senza che Sofia la possa governare.
Oltre quella porta c'è l'oceano in tempesta e lì Sofia si ritrova a bordo di una barca, tutta sola.
Il vento e le onde dell'oceano sospingono la barca verso il molo di un'isola.
Sofia lancia la sua cima perché qualcuno la afferri e la assicuri all'ormeggio.
A quel punto arriva puntuale un fulmine e la scossa elettrica invade il suo corpo. Allora non c'è più né luce né ombra, né odori né suoni.
C'è solo un buio nero che la trascina giù per migliaia di chilometri e la sua mente è inghiottita.
Sofia non si accorge più dei movimenti del suo corpo.
Eppure chi la vedesse tremare su quella piccola barca colpita dal fulmine si potrebbe spaventare, e il suo viaggio lo chiamerebbe crisi epilettica.
Poi, la porta che il vento ha aperto, il vento stesso la richiude.
Sofia è ritornata in classe, ma nessuno dei suoi compagni ha afferrato la cima.
La sua paura è che – in mezzo a tutti quegli sguardi spaventati, preoccupati, tristi, in mezzo a tutte quelle domande – in realtà si sia creata una distanza che rimarrà per sempre.
Un libro che con passione, rispetto e poesia racconta l'epilessia dal punto di vista di chi la vive: per smontare i pregiudizi e, nel contempo, fornire ai ragazzi la giusta informazione.
Incontro-spettacolo sull'invenzione narrativa al Piccolo Teatro Borselli per la scuola dell'infanzia Giordani di Cento (FE)
Martedì 12 febbraio 2019, dalle ore 9.40 alle ore 10.30, presso il Piccolo Teatro Borselli terrò un incontro-spettacolo sull'invenzione narrativa per i bambini di 4 e 5 anni della scuola dell'infanzia Giordani di Cento (FE).
venerdì 8 febbraio 2019
Ancora posti disponibili al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara per lo spettacolo Scrivila, la guerra
Ancora posti disponibili per le classi 3^, 4^, 5^ della Scuola Primaria e per le classi I^, II^, III^ della Scuola Secondaria di I° Grado nelle due date del mio spettacolo Scrivila, la guerra nel cartellone della stagione Teatro Ragazzi 2018/2019 del Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara:
3 aprile 2019 - ore 10.00 - Teatro Comunale
4 aprile 2019 - ore 10.00 - Teatro Comunale
di e con Luigi Dal Cin
Un padre tornato dalla Grande Guerra regala un quaderno al figlio invitandolo a raccontare la sua guerra ovvero quella di un bambino rimasto a casa con la nonna a combattere la fame e gli stenti nei territori occupati dalle truppe austro-ungariche. “Tira fuori la guerra, scrivila su questo quaderno. Così non ti resta dentro” E così quel bambino racconta in prima persona piccoli emblematici episodi che si snodano tra l’invasione di soldati stranieri affamati e l’annuncio della fine della guerra. Un testo fedele agli avvenimenti storici, perché fondato su documenti d’archivio, che racconta per aneddoti l’occupazione vista dagli occhi di un bambino. Luigi Dal Cin ci propone un incontro-spettacolo dove presenterà la Grande Guerra dal punto di vista dei più giovani e dei più umili. Per riflettere insieme su uno degli eventi più drammatici del secolo scorso, sulle inevitabili sofferenze che ogni guerra porta agli ultimi, sul potere salvifico della narrazione.
Scuola PRIMARIA classi 3^, 4^ e 5^ Scuola SECONDARIA I° classi I^, II^, III^
DURATA: 60 min. ca.
LINGUAGGIO PREVALENTE: teatro d’attore
PREZZO INGRESSO: € 6,00
Un bambino riceve in regalo un quaderno dal papà, tornato vivo dal fronte, che lo invita a scrivere la guerra vissuta durante il suo periodo di assenza: “Tira fuori la guerra, scrivila su questo quaderno. Così non ti resta dentro”. Tratto dal libro ‘Scrivila, la guerra’ (Kite Edizioni), lo spettacolo dell'autore Luigi Dal Cin presenterà la Grande Guerra dal punto di vista dei più giovani e dei più umili. Per riflettere insieme su uno degli eventi più drammatici del secolo scorso, sulle inevitabili sofferenze che ogni guerra porta agli ultimi, sul potere salvifico della narrazione.
“Credo che ai bambini e ai ragazzi si possa, anzi si debba, raccontare la verità con la delicata esigente responsabilità, però, di assumere sempre il loro punto di vista, in modo che la verità sia per loro innanzitutto comprensibile e poi, soprattutto, utile. Anche per potersi rappresentare le conseguenze sulla popolazione delle guerre di oggi, di cui bambini e ragazzi tanto sentono parlare. Non ho voluto quindi centrare il racconto sugli eventi bellici al fronte, vissuti da adulti soldati, ma raccontare le inevitabili quotidiane sofferenze che ogni guerra porta agli ultimi, tra cui i più giovani: nel nostro caso il dramma dell’anno della fame vissuto dalla popolazione dei territori occupati dalle truppe austro-ungariche dopo Caporetto. È un argomento che mi è familiare: i miei nonni, veneti, hanno vissuto la Grande Guerra e, nella mia infanzia, me l’hanno raccontata in diversi modi. Per poter però prendere il giusto e veritiero punto di vista di un ragazzo che vive una situazione così drammatica ho raccolto testimonianze scritte, memorie, lettere, diari cui poter fare riferimento: sono preziose testimonianze che hanno ispirato il punto di vista di questo libro”.
Ed ecco allora come germina il punto di vista di ‘Scrivila, la guerra’: un bambino riceve in regalo un quaderno dal papà tornato vivo dal fronte che lo invita a scrivere la guerra vissuta durante il suo periodo di assenza.
“Tira fuori la guerra, scrivila su questo quaderno. Così non ti resta dentro”. Mio papà ha detto che anche lui quando era in guerra sul Carso e sul Piave scriveva tutto su un quaderno. Ogni giorno la guerra gli entrava dagli occhi, dalle orecchie, dal naso, dalla bocca, dalla pelle. Per tirarla fuori allora doveva scriverla. Ha detto che altrimenti sarebbe diventato come il povero Bepi che è tornato anche lui dalla guerra ma ora sta sempre seduto fuori al bar e ha gli occhi fissi, spalancati come una finestra. La sua bocca sembra un sorriso, ma la sua testa è piena di guerra che gli è rimasta chiusa dentro. Non parla più.
“Scrivi, figliolo! Scrivi quel che ti ha fatto più impressione quando i soldati hanno occupato casa nostra, nell’anno della fame” mi ha comandato. Allora ho scritto tutto su questo quaderno. Mio papà mi ha detto che scrivere sul quaderno lo ha salvato perché lo ha fatto tornare a casa vivo.
“La narrazione diventa così un susseguirsi di intense scene dove quel bambino racconta in prima persona piccoli emblematici episodi che si snodano tra l’invasione di soldati stranieri affamati e l’annuncio della fine della guerra. Per ottenere l’effetto della scrittura tipica di un ragazzo ho lavorato molto sul linguaggio, sul ritmo, sui toni della narrazione, sulla mancanza di giudizio di chi vive semplicemente le difficoltà del momento presente, non conoscendo nulla di quanto viene deciso in alto dai signori della guerra. Accompagnano lo spettacolo le stupende immagini illustrate da Simona Mulazzani che, di volta in volta, interpretano i toni della narrazione con grande intensità emotiva”.
giovedì 7 febbraio 2019
Due incontri-spettacolo a Usmate Velate (MB) per le classi IV e V elementari
Lunedì 11 febbraio 2018, in collaborazione con la Biblioteca Civica Alda Merini di Usmate Velate terrò due incontri-spettacolo nella scuola primaria Casati dell'Istituto Comprensivo Lina Mandelli di Usmate Velate (MB) secondo questi orari:
- ore 10.30-12.00: classi IVA e IVB
- ore 13.45-15.30: classi VA e VB
mercoledì 6 febbraio 2019
a Gigi # 85 - da Angela
Alcuni commenti dei miei alunni su Pablo, il carretto e l'aquilone:
Il libro è un po' triste, ma dopo averlo letto mi sono sentita un peso in meno.
Le parole del libro sono come la pioggia sulla terra, ti entrano dentro.
Il libro sembra sfiorarti come il vento.
Angela
Il libro è un po' triste, ma dopo averlo letto mi sono sentita un peso in meno.
Le parole del libro sono come la pioggia sulla terra, ti entrano dentro.
Il libro sembra sfiorarti come il vento.
Angela
martedì 5 febbraio 2019
Scrivila, la guerra: due spettacoli a Lagosanto (FE)
Giovedì 7 febbraio 2019, presso la Sala Civica del Comune di Lagosanto (FE) terrò due incontri-spettacolo su Scrivila, la guerra secondo il seguente programma:
- dalle ore 9.00 alle ore 10.15 per classi V^A, V^B della scuola primaria di Lagosanto e per le classi I^H e I^I della scuola secondaria di primo grado di Lagosanto;
- dalle ore 9.00 alle ore 10.15 per classi V^A, V^B della scuola primaria di Lagosanto e per le classi I^H e I^I della scuola secondaria di primo grado di Lagosanto;
- dalle ore 10.45 alle ore 12.00 per classi II^H, II^I, III^H, III^I della scuola secondaria di primo grado di Lagosanto.
SCRIVILA, LA GUERRA
Un bambino riceve in regalo un quaderno dal papà, tornato vivo dal fronte, che lo invita a scrivere la guerra vissuta durante il suo periodo di assenza: “Tira fuori la guerra, scrivila su questo quaderno. Così non ti resta dentro”. Tratto dal libro ‘Scrivila, la guerra’ (Kite Edizioni), lo spettacolo dell'autore Luigi Dal Cin presenterà la Grande Guerra dal punto di vista dei più giovani e dei più umili. Per riflettere insieme su uno degli eventi più drammatici del secolo scorso, sulle inevitabili sofferenze che ogni guerra porta agli ultimi, sul potere salvifico della narrazione.
“Credo che ai bambini e ai ragazzi si possa, anzi si debba, raccontare la verità con la delicata esigente responsabilità, però, di assumere sempre il loro punto di vista, in modo che la verità sia per loro innanzitutto comprensibile e poi, soprattutto, utile. Anche per potersi rappresentare le conseguenze sulla popolazione delle guerre di oggi, di cui bambini e ragazzi tanto sentono parlare. Non ho voluto quindi centrare il racconto sugli eventi bellici al fronte, vissuti da adulti soldati, ma raccontare le inevitabili quotidiane sofferenze che ogni guerra porta agli ultimi, tra cui i più giovani: nel nostro caso il dramma dell’anno della fame vissuto dalla popolazione dei territori occupati dalle truppe austro-ungariche dopo Caporetto. È un argomento che mi è familiare: i miei nonni, veneti, hanno vissuto la Grande Guerra e, nella mia infanzia, me l’hanno raccontata in diversi modi. Per poter però prendere il giusto e veritiero punto di vista di un ragazzo che vive una situazione così drammatica ho raccolto testimonianze scritte, memorie, lettere, diari cui poter fare riferimento: sono preziose testimonianze che hanno ispirato il punto di vista di questo libro”.
Ed ecco allora come germina il punto di vista di ‘Scrivila, la guerra’: un bambino riceve in regalo un quaderno dal papà tornato vivo dal fronte che lo invita a scrivere la guerra vissuta durante il suo periodo di assenza.
“Tira fuori la guerra, scrivila su questo quaderno. Così non ti resta dentro”. Mio papà ha detto che anche lui quando era in guerra sul Carso e sul Piave scriveva tutto su un quaderno. Ogni giorno la guerra gli entrava dagli occhi, dalle orecchie, dal naso, dalla bocca, dalla pelle. Per tirarla fuori allora doveva scriverla. Ha detto che altrimenti sarebbe diventato come il povero Bepi che è tornato anche lui dalla guerra ma ora sta sempre seduto fuori al bar e ha gli occhi fissi, spalancati come una finestra. La sua bocca sembra un sorriso, ma la sua testa è piena di guerra che gli è rimasta chiusa dentro. Non parla più.
“Scrivi, figliolo! Scrivi quel che ti ha fatto più impressione quando i soldati hanno occupato casa nostra, nell’anno della fame” mi ha comandato. Allora ho scritto tutto su questo quaderno. Mio papà mi ha detto che scrivere sul quaderno lo ha salvato perché lo ha fatto tornare a casa vivo.
“La narrazione diventa così un susseguirsi di intense scene dove quel bambino racconta in prima persona piccoli emblematici episodi che si snodano tra l’invasione di soldati stranieri affamati e l’annuncio della fine della guerra. Per ottenere l’effetto della scrittura tipica di un ragazzo ho lavorato molto sul linguaggio, sul ritmo, sui toni della narrazione, sulla mancanza di giudizio di chi vive semplicemente le difficoltà del momento presente, non conoscendo nulla di quanto viene deciso in alto dai signori della guerra. Accompagnano lo spettacolo, e trovo ne amplifichino l’effetto, le stupende tavole di Simona Mulazzani che, di volta in volta, interpretano i toni della narrazione con grande intensità emotiva e originalità”.
lunedì 4 febbraio 2019
Un post generoso...
Un generoso post di Lapis Edizioni sulla recente intervista pubblicata da Filo Magazine: [...] emerge il ritratto di un autore che ha
fatto dell'ascolto, della cura e del rispetto per l'infanzia la sua
cifra espressiva [... continua a leggere QUI]
venerdì 1 febbraio 2019
Piccoli Voti di Scuola, Piccoli Trucchi per Difendersi - Scrivila, la guerra: due incontri spettacolo a Lagosanto (FE)
Lunedì 4 febbraio 2019, presso la Sala Civica del Comune di Lagosanto (FE) terrò due incontri-spettacolo: Piccoli voti di scuola, piccoli trucchi per difendersi e Scrivila, la guerra.
Ecco il programma:
- dalle ore 9.00 alle ore 10.15 per classi IA, IB, IIA, IIB della scuola primaria di Lagosanto: Piccoli voti di scuola, piccoli trucchi per difendersi;
SCRIVILA, LA GUERRA
Un bambino riceve in regalo un quaderno dal papà, tornato vivo dal fronte, che lo invita a scrivere la guerra vissuta durante il suo periodo di assenza: “Tira fuori la guerra, scrivila su questo quaderno. Così non ti resta dentro”. Tratto dal libro ‘Scrivila, la guerra’ (Kite Edizioni), lo spettacolo dell'autore Luigi Dal Cin presenterà la Grande Guerra dal punto di vista dei più giovani e dei più umili. Per riflettere insieme su uno degli eventi più drammatici del secolo scorso, sulle inevitabili sofferenze che ogni guerra porta agli ultimi, sul potere salvifico della narrazione.
Ecco il programma:
- dalle ore 9.00 alle ore 10.15 per classi IA, IB, IIA, IIB della scuola primaria di Lagosanto: Piccoli voti di scuola, piccoli trucchi per difendersi;
- dalle ore 10.45 alle ore 12.00 per classi IIIA, IIIB, IVA, IVB della scuola primaria di Lagosanto: Scrivila, la guerra.
Non sai come prepararti per la verifica? Sei una catastrofe in italiano ma vuoi diventare uno scrittore? Ti hanno rubato la bici mentre eri in classe? Arrivi sempre in ritardo a scuola e non sai più come giustificarti con la maestra? Lei ti piace, ma come capire se tu piaci a lei? Non ti va più giù la zuppa di cavolo che ogni venerdì trovi in mensa?
NIENTE PAURA!
Lo scrittore Luigi Dal Cin vi presenterà le sue personalissime soluzioni.
E i suoi vergognosi segreti scolastici.
SCRIVILA, LA GUERRA
“Credo che ai bambini e ai ragazzi si possa, anzi si debba, raccontare la verità con la delicata esigente responsabilità, però, di assumere sempre il loro punto di vista, in modo che la verità sia per loro innanzitutto comprensibile e poi, soprattutto, utile. Anche per potersi rappresentare le conseguenze sulla popolazione delle guerre di oggi, di cui bambini e ragazzi tanto sentono parlare. Non ho voluto quindi centrare il racconto sugli eventi bellici al fronte, vissuti da adulti soldati, ma raccontare le inevitabili quotidiane sofferenze che ogni guerra porta agli ultimi, tra cui i più giovani: nel nostro caso il dramma dell’anno della fame vissuto dalla popolazione dei territori occupati dalle truppe austro-ungariche dopo Caporetto. È un argomento che mi è familiare: i miei nonni, veneti, hanno vissuto la Grande Guerra e, nella mia infanzia, me l’hanno raccontata in diversi modi. Per poter però prendere il giusto e veritiero punto di vista di un ragazzo che vive una situazione così drammatica ho raccolto testimonianze scritte, memorie, lettere, diari cui poter fare riferimento: sono preziose testimonianze che hanno ispirato il punto di vista di questo libro”.
Ed ecco allora come germina il punto di vista di ‘Scrivila, la guerra’: un bambino riceve in regalo un quaderno dal papà tornato vivo dal fronte che lo invita a scrivere la guerra vissuta durante il suo periodo di assenza.
“Tira fuori la guerra, scrivila su questo quaderno. Così non ti resta dentro”. Mio papà ha detto che anche lui quando era in guerra sul Carso e sul Piave scriveva tutto su un quaderno. Ogni giorno la guerra gli entrava dagli occhi, dalle orecchie, dal naso, dalla bocca, dalla pelle. Per tirarla fuori allora doveva scriverla. Ha detto che altrimenti sarebbe diventato come il povero Bepi che è tornato anche lui dalla guerra ma ora sta sempre seduto fuori al bar e ha gli occhi fissi, spalancati come una finestra. La sua bocca sembra un sorriso, ma la sua testa è piena di guerra che gli è rimasta chiusa dentro. Non parla più.
“Scrivi, figliolo! Scrivi quel che ti ha fatto più impressione quando i soldati hanno occupato casa nostra, nell’anno della fame” mi ha comandato. Allora ho scritto tutto su questo quaderno. Mio papà mi ha detto che scrivere sul quaderno lo ha salvato perché lo ha fatto tornare a casa vivo.
“La narrazione diventa così un susseguirsi di intense scene dove quel bambino racconta in prima persona piccoli emblematici episodi che si snodano tra l’invasione di soldati stranieri affamati e l’annuncio della fine della guerra. Per ottenere l’effetto della scrittura tipica di un ragazzo ho lavorato molto sul linguaggio, sul ritmo, sui toni della narrazione, sulla mancanza di giudizio di chi vive semplicemente le difficoltà del momento presente, non conoscendo nulla di quanto viene deciso in alto dai signori della guerra. Accompagnano lo spettacolo, e trovo ne amplifichino l’effetto, le stupende tavole di Simona Mulazzani che, di volta in volta, interpretano i toni della narrazione con grande intensità emotiva e originalità”.
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