Approfitto di questo tempo per inviarti
qualche disegno dei nostri bimbi di prima elementare e per riportarti con calma
le loro impressioni emerse dopo il tuo incontro-spettacolo: dicono che gli è piaciuto
tutto, ma dovendo scegliere, per lo più, hanno indicato come
preferiti questi momenti:
- quando hai lanciato topo e
pipistrello (qualcuno li avrebbe addirittura preferiti veri… dicono
a parole) per raccontare lo stereotipo dello scrittore chiuso nella sua soffitta,
- quando hai finto di leccarti lo
scarafaggio sulla mano per parlare della descrizione,
- quando hai fatto il gesto della DAB,
- quando sei diventato un pirata per raccontare il tuo approccio con i libri,
- quando raccontavi le storie,
- quando facevi la parte del bambino
timido che vuole fare una domanda,
- quando fingevi che la maestra avesse
ciucciato la penna.
Alla richiesta successiva di dire cosa
avevano imparato, hanno risposto (ti riporto le testuali parole e
l’ordine reale di esposizione):
“I libri sono importanti, perché ti
fanno sviluppare la mente”.
“Più leggi e più trovi un lavoro
più bello, perché se leggo di più so fare più cose”.
“Bisogna fare il lavoro che si
vuole e non lasciarsi influenzare”.
“Dopo aver scritto un testo, bisogna
sempre leggere, correggere e rileggere”.
Personalmente confermo che il tuo
intervento è sempre decisivo per attivare in loro la voglia di
leggere: pensa che quando ho suggerito loro di andare in biblioteca,
ho scoperto che una bambina era
spontaneamente già andata in biblioteca con la mamma a prendere un
tuo libro da leggere… d avresti dovuto vedere con che entusiasmo lo
raccontava! So che poi altri l’hanno imitata, prendendo testi tuoi
e anche di altri autori.