lunedì 30 novembre 2020
mercoledì 25 novembre 2020
Memorie di un ciliegio su Internazionale Kids
Una segnalazione di Memorie di un ciliegio sul numero di dicembre 2020 di Internazionale Kids, a cura di Deborah Soria.
lunedì 23 novembre 2020
Il mio Corso annuale di 75 ore sulle Tecniche di Invenzione e di Scrittura - Accademia di Belle Arti di Macerata - Anno accademico 2020-2021
La prima settimana di corso è prevista da lunedì 30 novembre 2020 a venerdì 4 dicembre 2020, la seconda settimana di corso è prevista da lunedì 1 febbraio 2021 a venerdì 5 febbraio 2021.
Gli orari: ogni giorno dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:30 alle ore 18:00.
- fornire una competenza sugli elementi fondamentali che guidano la scrittura di testi, in particolare quelli narrativi. Tra questi: l’invenzione come metodo, la costruzione della trama, la scelta del narratore, l’uso della descrizione, la caratterizzazione dei personaggi, la costruzione dei dialoghi, etc.
- fornire le competenze critiche necessarie ad un’analisi consapevole di ogni testo, in particolare del testo narrativo, per poterne così identificare le carenze e le migliorie necessarie;
- fornire strumenti tecnici e spunti operativi per applicare quanto appreso anche in un'eventuale attività didattica;
- sperimentare l’analisi critica di un testo in fase di editing.
- Lo scrittore i suoi possibili punti di vista.
- Il lettore.
- Un lettore particolare: il lettore bambino.
- La scrittura: espressione e comunicazione.
- I diversi tipi di testo: narrativo, descrittivo, dialogico, espositivo, regolativo, argomentativo, espressivo, teatrale, poetico, fiabesco, favolistico.
- L’invenzione narrativa: l’ispirazione.
- L’invenzione narrativa: il metodo.
- Le fasi dell’invenzione narrativa: ispirazione, proliferazione, selezione, conservazione, reincrocio.
- La trama e il suo movimento.
- La trama: l’informazione e l’incertezza.
- La trama: la ripetizione e la variazione.
- La trama: la prevedibilità e l’imprevedibilità.
- La ‘misdirection’.
- Le regole del ‘colpo di scena’.
- Tecniche dell’invenzione fantastica.
- Il 'binomio fantastico'.
- La ‘sospensione temporanea dell’incredulità’.
- La comunicazione narrativa.
- L’autore implicito.
- Il lettore implicito.
- Il narratario.
- La scelta del narratore.
- Narrare in prima persona.
- Narrare in terza persona.
- Il narratore onniscente.
- La descrizione è da saltare? Efficacia nella descrizione.
- La descrizione a sé stante e la descrizione narrativa.
- La descrizione efficace: tutto attraverso i sensi.
- La descrizione efficace: 'Show, don't tell'.
- Modelli descrittivi nella letteratura dal 1800 ai giorni nostri.
- La fotografia immaginaria.
- Lo zoom descrittivo.
- Descrivere luoghi: gli appunti descrittivi e le istantanee.
- L’epifania nella descrizione ovvero l’illuminazione descrittiva.
- Descrivere luoghi: il quadro d’ambiente esterno.
- Descrivere luoghi: il quadro d’ambiente interno.
- Caratterizzazione di ambienti 'alla Balzac'.
- I personaggi.
- Le caratterizzazioni dei personaggi.
- Ritratti di persone.
- Ritratti di animali.
- Metamorfosi.
- Le tipologie discorsive.
- Le forme libere.
- I dialoghi.
- Le voci dei personaggi.
- I movimenti nel dialogo.
- Parlare bene e pensare male: gli ‘a parte’.
- Fiaba e favola.
- L’editing.
- L’editing di un testo narrativo.
- Sbagliare ad arte.
- Il testo nel libro illustrato.
- Il testo teatrale.
- Le tecniche del testo teatrale.
- La sceneggiatura nel cinema.
- Le tecniche della sceneggiatura cinematografica.
- La sceneggiatura nel fumetto.
- Le tecniche della sceneggiatura del fumetto.
- L’editoria in Italia.
- I concorsi letterari.
I laboratori
giovedì 19 novembre 2020
'Memorie di un ciliegio' su Testefiorite
Su Testefiorite un'appassionata recensione di Memorie di un ciliegio a cura di Roberta Favia.
[...] "E quindi quanti livelli di lettura ci possono essere nel testo?
Diciamo almeno 2: quello letterale e quello metaforico. Ci sono sempre? No, non sempre, nei testi buoni diciamo quasi sempre sì, però, e qui siamo in un testo che ha tanto da darci oltre che da dirci.
E se il livello letterale proviamo per un momento a far finta che abbia un’unica dimensione, cosa diciamo invece di quello metaforico? Quante dimensioni può avere?
Aaaa, qui vi voglio, anzi qui vi vorrei con tutti i ragazzi e ragazze che incontreranno questo testo per sentire ognuno e ognuna cosa tirerebbe fuori…. L’autore il suo l’ha emerso, il seme, anche, e il lettore?" [...]
...continua la lettura QUI.
martedì 17 novembre 2020
'Per piacere, lasciare libero il paesaggio - Il paesaggio che mi appartiene esplorato, osservato e raccontato insieme a Luigi Dal Cin': un progetto didattico gratuito per Metropoli di Paesaggio
Nell'ambito delle iniziative di 'Metropoli di Peasaggio' mi è stato chiesto di sviluppare un progetto che fornisca ai docenti delle scuole della provincia di Ferrara strumenti didattici per gestire autonomamente nelle proprie classi un percorso di osservazione, descrizione e narrazione del paesaggio, urbano o rurale che sia, in cui i propri alunni si trovano a vivere.
Il percorso didattico che ho ideato consentirà a ciascun alunno di esercitare, sviluppare e raccontare il proprio punto di vista sui luoghi a lui più familiari spesso non osservati o percepiti con disattenzione o non vissuti con consapevolezza. E la possibilità di farlo piacevolmente, giocando.
Ho intitolato questo percorso 'Per piacere, lasciare libero il paesaggio – Il paesaggio che mi appartiene esplorato, osservato e raccontato insieme a Luigi Dal Cin'.
Il punto di partenza.
Sono partito da un ricordo: ho pensato a come disegnavamo il paesaggio quando eravamo bambini. Una casa con il tetto spiovente, una porta, due finestre con le tendine a pois, il sole, alcune nuvole, gli uccelli, un albero, tanti fiori. E magari, mentre disegnavamo tutto questo, fuori dalla nostra finestra c'era ben altro paesaggio: la nebbia, un condominio scrostato, una strada trafficata molto rumorosa, sullo sfondo la ciminiera di un'industria chimica con il suo solito odore acre, e nemmeno la più lontana ombra di un albero. In realtà, in quel momento non stavamo disegnando il paesaggio che c'era, quello vero e reale, ma un'idea di paesaggio che avevamo costruito nella nostra mente attraverso l'imitazione di disegni di altri bambini o della maestra, di illustrazioni di libri, di cartoni animati. Non stavamo nemmeno osservando il paesaggio reale che avevamo lì davanti agli occhi: in verità stavamo distogliendo lo sguardo dal paesaggio reale forse anche perché, a quel tempo, meno gratificante di quello del nostro disegno. Allora per recuperare il nostro sguardo sui paesaggi che ci appartengono, per imparare a osservare, descrivere, narrare il paesaggio che abbiamo davanti agli occhi, quello vero e reale, quello in cui viviamo e che possiamo vivere con maggiore consapevolezza, per educarci a non distogliere lo sguardo dobbiamo innanzitutto dimenticarci di quegli elementi ideali di paesaggio che abbiamo imparato a mettere, fin da bambini, nei disegni che creavamo nella nostra mente. Dobbiamo, in sostanza, rieducare la nostra capacità di osservazione, di descrizione, di narrazione del paesaggio. Dobbiamo imparare ad affermare il nostro diritto, e quello dei nostri alunni, a vivere qui e ora. E per riuscire a osservare, descrivere, narrare nel paesaggio ciò che a prima vista non vediamo, oltre il luogo comune, è necessario esercitarsi. Fare esercizi di distacco dagli stereotipi, innanzitutto. E poi esercizi di osservazione e stupore. E infine esercizi di descrizione e narrazione. E lo possiamo fare piacevolmente, giocando. Borges scriveva che “il futuro è inevitabile, ma potrebbe anche non accadere”. Ciò che sembra ormai perduto nel nostro paesaggio credo riservi in sé la risorsa di una salvezza, che può svelarsi anche attraverso la narrazione dei più giovani: sono certo possegga, proprio in sé, e in questo periodo più che mai, una profonda potente forza salvifica.
Gli obiettivi.
ricucire il senso identitario e le “corrispondenze affettive dirette” tra abitanti e luoghi coinvolgendo le famiglie in un processo di narrazione collettiva, a partire dai più piccoli;
generare e alimentare un senso di appartenenza ai luoghi, stimolando una rinnovata sensibilità per gli spazi della collettività, presupposto per uno spostamento graduale dal concetto di bene pubblico a quello di bene comune;
ricucire il legame, fisico e relazionale, tra persona e spazio, per la crescita del rispetto civico e dell’affezione ai luoghi, antidoto ai fenomeni di degrado e disagio sociale;
valorizzare porzioni di patrimonio paesaggistico in qualità di infrastruttura dolce e capillare.
A chi è rivolto il progetto?
'Per piacere: lasciare libero il paesaggio' è rivolto ai docenti e agli alunni delle classi III, IV e V della scuole primarie e classi I delle scuole secondarie di primo grado di tutta la provincia di Ferrara.
Gli strumenti didattici.
La prima fase del progetto fornirà strumenti didattici operativi (contenuti in un file pdf di circa 30 pagine comprendente anche due brevi dispense per l'insegnante sulle tecniche della descrizione e dell'invenzione narrativa) che aiuteranno il docente e l'alunno ad esplorare, osservare, descrivere e narrare il paesaggio secondo le seguenti tappe e con le seguenti esercitazioni:
1. L'osservazione del paesaggio: l'esplorazione
Rieducarci all'osservazione
Vedere e osservare: una bella differenza
Esercizi di osservazione:
Osservare il paesaggio - Osservare ad occhi chiusi
Osservare il paesaggio - Osservare ad occhi (bene) aperti
Osservare il paesaggio - Punti di riferimento
Osservare il paesaggio - Fantasmi nei muri
Osservare il paesaggio - Attenzione a ciò che non ci interessa
2. La descrizione del paesaggio
Breve dispensa per insegnanti sulle tecniche della descrizione:
Per una didattica della descrizione
Esercizi di descrizione o esercizi di osservazione?
La descrizione è funzionale alla narrazione
Tutto attraverso i sensi
Show, don't tell!
Esercizio di descrizione del paesaggio: il mio punto di vista
3. La narrazione del paesaggio
Breve dispensa per insegnanti sulle tecniche dell'invenzione narrativa:
L’Invenzione Completa
Come avviene l’invenzione?
La narrazione del paesaggio - il paesaggio che mi appartiene: cosa c'è ora?
La narrazione del paesaggio - il paesaggio che mi appartiene: cosa c'era una volta?
La narrazione del paesaggio - il paesaggio che mi appartiene: cosa voglio ci sia nel nostro futuro?
L'adesione al progetto.
Per aderire al progetto, non è necessario svolgere tutte le esercitazioni proposte ai punti 1, 2 e 3. È sufficiente scegliere il percorso didattico più adatto alla propria classe e produrre i testi frutto delle esercitazioni che il docente riterrà più utili per i propri alunni. Come produzione minima per la partecipazione attiva al progetto si indicano i 3 testi collettivi frutto delle esercitazioni proposte alla fine del percorso del capitolo 3 'La narrazione del paesaggio'. Tutti i testi collettivi andranno raccolti in una cartella che andrà depositata in uno specifico Drive entro la data del 14 marzo 2021. L'adesione al progetto 'Per piacere: lasciare libero il paesaggio' è del tutto gratuita e dà diritto ad accedere a tutti gli strumenti didattici: va comunicata, entro la data del 31 dicembre 2020 compilando il modulo che trovate QUI. I dati forniti consentiranno al docente di accedere personalmente agli strumenti didattici e permetteranno, poi, la valorizzazione - tramite le iniziative previste dal progetto - del materiale originale realizzato da ciascuna classe.
La valorizzazione del materiale originale prodotto da ciascuna classe.
Il materiale originale prodotto da ciascuna classe sarà valorizzato e reso pubblico attraverso iniziative da me realizzate (editoriali o teatrali - se le limitazioni legate al Covid-19 lo consentiranno - o di altra natura) che prenderanno l'avvio da aprile 2021 e che coinvolgeranno l'intero territorio della provincia di Ferrara.
domenica 15 novembre 2020
'La forza vitale della narrazione' corso di formazione online per insegnanti e genitori - Federazione Italiana Scuole Materne della Provincia di Ferrara
La forza vitale della narrazione
di Luigi Dal Cin
Che senso ha oggi narrare? Qual è il valore della narrazione nelle nostre vite e in quelle dei più piccoli? Nella nostra cultura l’incontro tra modernità massmediatica e narrazione è avvenuto da tempo, e sembra aver messo in crisi quest’ultima. È come se ci fossimo via via privati di una facoltà che ci sembrava inalienabile: la capacità di scambiare esperienze. A cosa serve allora - a fronte dello strapotere di altri linguaggi - inventare e raccontare delle storie? C'è ancora una forza vitale nella narrazione? C'è ancora una forza vitale nelle narrazioni più antiche? E quando la notte diventa buia, che senso ha narrare, che senso ha inventare insieme una storia? Ma poi, qualcuno può insegnarmi come si inventa una storia? Da dove iniziare? Cos’è l’ispirazione? È possibile coltivarla? Come aiutare un bambino che dice: “Non ho fantasia”? Come si costruisce una trama semplice ma avvincente? E perché è importante insegnare a narrare? In questo corso saranno analizzate le motivazioni, i processi e gli elementi fondamentali che sorreggono la narrazione e l’invenzione di una storia, per condurre i partecipanti ad una maggiore consapevolezza sulle modalità che si possono adottare e proporre. Con un’ottica operativa che consenta di applicare quanto appreso nella propria attività didattica.
Gli obiettivi
fornire strumenti, suggestioni, esperienze per invogliare e motivare i propri alunni alla narrazione;
fornire una competenza sugli elementi e sulle tecniche fondamentali che guidano l’invenzione narrativa;
fornire le competenze critiche necessarie ad un’analisi consapevole di tali elementi nella narrazione, per poterne così identificare le carenze e proporre le migliorie necessarie;
fornire esempi e spunti operativi per applicare quanto appreso nella propria attività didattica.
I contenuti
Il valore della narrazione.
La forza vitale della narrazione: mille e un modo di salvare la vita.
La scrittura narrativa: espressione e comunicazione.
La Penna Bambina.
Il Dizionario adulto-bambino.
Lo scrittore per ragazzi e i suoi possibili punti di vista.
Alcuni testi narrativi per dialogare con i propri alunni.
La forza vitale delle narrazioni più antiche: la fiaba e la favola.
La comunicazione narrativa.
L’autore implicito.
Il lettore implicito.
L’invenzione narrativa: l’ispirazione.
L’invenzione narrativa: il metodo.
Le fasi dell’invenzione narrativa: ispirazione, proliferazione, selezione, conservazione, reincrocio.
La trama e il suo movimento.
La trama: l’informazione e l’incertezza.
La trama: la ripetizione e la variazione.
La trama: la prevedibilità e l’imprevedibilità.
La ‘misdirection’.
Tecniche dell’invenzione fantastica.
giovedì 12 novembre 2020
150 alunni all'incontro online 'La disabilità raccontata ai più piccoli' per il XXII Festival Scrittorincittà
classe IIIB della Scuola Primaria 'Revelli' di Cuneo;
classe IIIA della Scuola Primaria 'Garelli' di Cuneo;
classi IV, VA, VB della Scuola Primaria 'Carducci' di Busca (CN);
classe IIA della Scuola Primaria di San Chiaffredo (CN)
L'incontro:
La disabilità raccontata ai più piccoli
Venerdì 13 novembre, ore 11 || online || III-IV-V primaria
La disabilità va raccontata in classe? E, se sì, con quali parole? Di fronte alle domande difficili dei più piccoli, alcuni adulti non usano più le parole, cambiano discorso. Ma i bambini hanno bisogno di parole, sempre. Ci sono poi parole che arrivano solo alla mente suscitando semplice nuova informazione, e altre che invece arrivano anche al cuore suscitando emozioni, affetto per il prossimo, cambiamento. Questo fa la narrazione. Questo fa Luigi Dal Cin: Lo sguardo fragile (Lapis) per raccontare ai più piccoli la disabilità neurologica e Afferra la cima! (Lapis) per raccontare l'epilessia.
domenica 8 novembre 2020
Alla XXII edizione del Festival Scrittorincittà
Per la XXII edizione del Festival Scrittorincittà di Cuneo, venerdì 13 novembre 2020, alle ore 11, terrò un incontro online per le classi III, IV, V della scuola primaria dal titolo:
La disabilità raccontata ai più piccoli
Venerdì 13 novembre, ore 11 || online, su prenotazione || III-IV-V primaria
La disabilità va raccontata in classe? E, se sì, con quali parole? Di fronte alle domande difficili dei più piccoli, alcuni adulti non usano più le parole, cambiano discorso. Ma i bambini hanno bisogno di parole, sempre. Ci sono poi parole che arrivano solo alla mente suscitando semplice nuova informazione, e altre che invece arrivano anche al cuore suscitando emozioni, affetto per il prossimo, cambiamento. Questo fa la narrazione. Questo fa Luigi Dal Cin: Lo sguardo fragile (Lapis) per raccontare ai più piccoli la disabilità neurologica e Afferra la cima! (Lapis) per raccontare l'epilessia.
giovedì 5 novembre 2020
Le Terne finaliste, il Premio speciale e le Segnalazioni della 42^ edizione del Premio Letteratura Ragazzi di Cento
illustrazioni Günter Mattei
Håkon Øvreås
Giunti
Silvia Vecchini
Sinnos
mercoledì 4 novembre 2020
In Giuria Tecnica alla 42^ edizione del Premio Letteratura Ragazzi di Cento
Domani, giovedì 5 novembre 2020, è stata convocata in modalità streaming la Giuria Tecnica del Premio Letteratura Ragazzi “Fondazione Cassa di Risparmio di Cento”.
Oltre a me, sono stati invitati a far parte della Giuria Tecnica della 42^ edizione del Premio: Maria Teresa Alberti, Emma Beseghi, Stefania Borgatti, Severino Colombo, Anita Gramigna, Silvana Sola.La Giuria Tecnica avrà il compito di segnalare due terne finaliste - una terna di libri rivolti alle classi III, IV, V della scuola primaria, e una terna di libri rivolti alle classi I, II, III della scuola secondaria di I grado - che poi verranno lette e giudicate da una giuria popolare composta da oltre 10.000 alunni appartenenti alle scuole di tutta Italia.
I libri partecipanti all'edizione 2020 sono 226.
domenica 1 novembre 2020
Ancora posti disponibili per 'Il testo narrativo, il lettore, l'autore e la Penna Bambina' corso on-line di 4 ore in diretta streaming (poi disponibile anche in differita) organizzato da Teste Fiorite
fornire strumenti, suggestioni, esperienze per invogliare e motivare i propri alunni alla narrazione, alla scrittura di un testo narrativo, alla lettura;
fornire una competenza sugli elementi costitutivi del testo narrativo così come identificati dalla comunicazione narrativa: autore reale, autore implicito, narratore, narratario, lettore implicito, lettore reale;
fornire le competenze critiche necessarie ad un’analisi consapevole di tali elementi nel testo narrativo, per poterne così identificare le carenze e proporre le migliorie necessarie;
fornire esempi e spunti operativi per applicare quanto appreso nella propria attività didattica.
Lunedì 9, martedì 10, mercoledì 11 novembre 2020 dalle ore 18:00 alle ore 19:20.
Il valore della narrazione.
La forza vitale della narrazione: mille e un modo di salvare la vita.
La forza vitale delle narrazioni più antiche: la fiaba e la favola.
La scrittura narrativa: espressione e comunicazione.
La scelta del narratore.
Narrare in prima persona.
Narrare in terza persona.
Il narratore onniscente.
Il narratario.
La comunicazione narrativa.
L’autore implicito.
Il lettore implicito.
L'autore implicito per bambini e ragazzi.
Il lettore implicito per bambini e ragazzi.
La Penna Bambina.
Lo scrittore per ragazzi e i suoi possibili punti di vista.