“Ho molto apprezzato l’attualizzazione del celebre romanzo di Cesare Pavese, 'La luna e i falò'. Noi, adolescenti e ragazzi, possiamo facilmente immedesimarci nel protagonista e vivere in prima persona la storia. La scrittura è accattivante e scorrevole”.
“Io amo molto lo scrittore e poeta Cesare Pavese, forse perché conosco molto bene il suo paese, Santo Stefano Belbo. Ho visitato la sua casa un milione di volte perché adesso è della mamma e del papà del mio padrino. D’estate ci sono molte mostre d’arte ispirate al poeta e io, da bambina, giocavo nel giardino con la grande fontana, i roseti e i tigli alti e frondosi. L’idea di un libro ispirato al libro di Pavese mi è piaciuta molto. Vorrei incontrare lo scrittore Luigi Dal Cin e sapere come ha fatto a collegare le due storie in modo così coerente. Non ho letto tutto il libro e non so ancora se Anguilla ha seguito le orme del padre o se ha deciso di inseguire i suoi sogni e le sue passioni. Alla fine, è diventato il disonore del padre o il padre avrà deciso che il figlio non è come lui e che hanno punti di vista differenti?”.
“È un testo molto profondo, è un romanzo che racconta una vicenda attuale, rappresenta, in fondo, la vita di tutti i giorni di molti ragazzi come me. Il fatto di avere 'tracce' di Cesare Pavese in un libro per ragazzi è una bella esperienza, il messaggio è pieno di significato e di speranza”.