domenica 7 aprile 2024

a Gigi # 254 - da Alessandra che ha già letto 'Sulla porta del mondo - storie di emigranti italiani'




Caro Luigi,
in bocca al lupo per l’uscita del tuo bellissimo libro oggi!
Che onore poter essere fra i primi ad aver letto 'Sulla porta del mondo' dopo la tua presentazione in anteprima a Milano!
Mi sono presa qualche giorno per farmi accompagnare dai tuoi racconti, e dalla tua storia, che tessi con un filo vibrante.

Ora posso dirti che ho seguito con una stretta al cuore i minatori di Marcinelle, mi sono dolorosamente ritrovata nella storia di Carmela, che mi ha riportato in Senegal, dove oggi le donne sposano per procura mariti emigrati in Italia e forse mai conosciuti; sono rimasta colpita e sorpresa dalla capacità degli emigranti friulani, ho finalmente capito chi erano veramente Sacco e Vanzetti, mi sono commossa nel seguire le “spartenze" da ogni dove, e mi sono indignata nel leggere dei disastri minerari; ma più di tutto mi ha lacerato il cuore leggere delle balie e delle modelle ciociare... non ci avevo mai pensato, a questo lato della storia. I tuoi racconti sono davvero una miniera di verità nascoste, di sacrifici e fatiche sconosciuti che emozionano e arricchiscono e fanno pensare.

Sai, io seguo da vicino tanti migranti e profughi che arrivano oggi in Italia, e le somiglianze sono davvero impressionanti! Credo che il tuo libro sia veramente prezioso, non solo per dare voce e memoria a ciò che hanno vissuto migliaia di italiani, non solo per non dimenticare le nostre radici e la nostra storia più autentica (non quella della propaganda), ma anche per capire, per entrare empaticamente dentro le storie di chi oggi si trova da quella parte del mondo, dall’altra parte della porta.
Una porta, però, che trovano spesso chiusa.
La lettura scorre da sola, senza fatica, senza noia; sarà un libro perfetto per i ragazzi un po’ più competenti nella comprensione; sarebbe assolutamente da inserire nella biblioteche scolastiche... devi aver svolto un lavoro minuzioso e imponente di ricostruzione storica, di raccolta di fonti, dati, testimonianze… bellissima anche l’idea di suddividere per regioni, per permettere a ciascuno di ritrovare la sua identità, di qua e di là della porta che collega i due mondi, quello che lasci e quello che trovi, e per permettere al lettore di scoprire specificità e storie collettive, oltre che personali, di cui non è facile sentir parlare.

Sono appena tornata da Roma dove ho visitato la Galleria nazionale di Arte Moderna… non riuscivo più a guardare come prima un’opera d’arte con una modella… pensavo alle loro storie. Così come non guardo più nello stesso modo un’arancia sarda o siciliana, da quando ho visto i migranti africani arrampicati sulle piante per 3 euro l’ora, rigorosamente in nero, con le mani intirizzite dal gelo. E tornare poi la sera in una casa senza riscaldamento. O qui, da noi, dormire sul marciapiede dopo aver attraversato l’inferno per arrivarci.
Il tuo editore, sicuramente ha fatto una cosa importante per tenere aperte le porte del mondo.

Che il tuo libro attraversi porte e raggiunga paesi vicini e lontani, ovunque sono italiani nel mondo, ma soprattutto attraversi le porte del cuore di chi è rimasto in Italia e ha rimosso la povertà.

Grazie di cuore!
Alessandra