giovedì 26 settembre 2024

'Sulla porta del mondo': letteratura per ragazzi ed emigrazione alla Camera dei Deputati (e, in diretta streaming, su webtv.camera.it)



COMUNICATO STAMPA

Presentazione volume Sulla porta del mondo – storie di emigranti italiani di Fondazione Migrantes, scritto da Luigi Dal Cin, Terre di mezzo Editore

Camera dei Deputati
Palazzo San Macuto – Sala del Refettorio,
via del Seminario, 76, Roma

giovedì 3 ottobre 2024
ore 15-17 e - in diretta streaming - su https://webtv.camera.it/evento/26245

Programma

Saluto Istituzionale
Anna Ascani, Vicepresidente della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana

Saluto Fondazione Migrantes
Mons. Pierpaolo Felicolo, Direttore generale Fondazione Migrantes

Introduce
Toni Ricciardi, storico delle migrazioni, Università di Ginevra

Interventi

Luigi Dal Cin, scrittore, autore del volume Sulla porta del mondo

Roberta Favia, esperta di letteratura per ragazzi, Teste Fiorite

Massimo Vedovelli, linguista

Paolo Masini, Presidente Museo dell’Emigrazione Italiana

Modera
Delfina Licata, Rapporto Italiani nel Mondo – Fondazione Migrantes

Ingresso consentito con obbligo di giacca per i signori. Per gli accrediti si prega di inviare una e-mail a: giordana.aragno@camera.it

Scheda libro
“Dolorosa e straziande è stata la spartenza” scriveva Tommaso Bordonaro, contadino illetterato di un piccolo paese in provincia di Palermo, emigrato in America nel 1947 all’età di 38 anni. “Spartenza” è una parola che deriva dal dialetto siciliano. Indica il dividersi l’uno dall’altro con pena. La “spartenza” è straziante, divide ciò che era unito e allontana. È sradicamento, sofferenza del corpo e dell’anima, racchiude in sé tutta l’amarezza e la lacerazione di chi è costretto a separarsi dagli affetti e dai luoghi familiari per partire verso terre sconosciute e una vita piena di incognite. Se partire è un po’ morire, “spartire” è peggio.
“Se Dante avesse conosciuto ciò che erano le terze classi dei transatlantici nel 1885, per certo ne avrebbe descritta una e l’avrebbe allogata nell’inferno e vi avrebbe inchiodato i peccatori de’ più neri peccati – scriveva Edmondo De Amicis dopo aver salpato da Genova nel 1884 per arrivare a Buenos Aires a bordo del piroscafo Nord America, insieme a 1.600 emigranti italiani – O miseria errante del mio paese, povero sangue spillato dalle arterie della mia patria, miei fratelli laceri, mie sorelle senza pane”.
Storie di emigrazione affiorano dagli album fotografici di ogni famiglia italiana, eppure si tratta di ricordi spesso collettivamente rimossi.
Per aiutarci a comprendere e sentire la realtà in cui viviamo, e poter quindi immaginare insieme una società del futuro Luigi Dal Cin, insieme a Fondazione Migrantes, ha voluto fornire ai giovani lettori un quadro esaustivo della storia dell’emigrazione degli italiani nel mondo narrando, nel contempo, una storia emblematica per ciascuna regione italiana. L’Italia è talmente variegata, infatti, che ogni regione ha avuto motivi propri e destinazioni specifiche d'emigrazione, e ha portato nel mondo la propria caratteristica cultura. Un progetto che mancava nella scuola italiana, impegnata da tempo a valorizzare la cultura di chi arriva nelle classi, a volte da lontano. Per un’integrazione accogliente, Dal Cin ha portato l’attenzione anche all’altro piatto della bilancia, all'altra faccia: se si comprende che anche la nostra storia di italiani è fatta di generazioni che hanno vissuto la miseria e la fame e che, per sopravvivere e mantenere i figli, sono emigrate anche molto lontano, e che se i nostri alunni possono oggi acquisire a scuola strumenti per realizzare i propri sogni è anche grazie al viaggio, al coraggio e ai sacrifici di chi un tempo è emigrato, allora lo sguardo verso chi arriva può cambiare.
Poi è un attimo percepire una connessione tra la nostra storia di emigranti e ogni migrazione dei nostri tempi.
“Perché non c’era qualche donna dal cuore tenero che si prendesse pena di tante miserie, di tante lacrime? – scrive Ernestine Branche, emigrante valdostana, raccontando del suo sbarco a New York nel 1912, ventiduenne – Erano considerati come dell’immondizia umana, e le grida continuavano senza tregua”.

Sulla porta del mondo – storie di emigrati italiani
di Luigi Dal Cin
illustrazioni di Cristiano Lissoni
Terre di mezzo Editore, Milano, 2024
in collaborazione con Fondazione Migrantes

L'autore
Luigi Dal Cin ha pubblicato oltre 100 libri di narrativa per ragazzi. Tradotto in 14 lingue, ha ricevuto il Premio Andersen 2013, il Premio Gigante delle Langhe 2023, il Premio Troisi alla carriera. È docente di tecniche di scrittura alla Scuola Holden di Torino, all’Università di Ferrara, all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Autore e regista per il teatro, fa parte della giuria di premi letterari tra cui, dal 2016, il Premio di Letteratura per Ragazzi di Cento. Instancabile e appassionata la sua attività di spettacoli, incontri con l’autore e laboratori di scrittura che lo porta a incontrare ogni anno decine di migliaia di bambini e ragazzi nei teatri, nelle scuole e nelle biblioteche di tutta Italia. www.luigidalcin.it

Fondazione Migrantes e la collana “Sconfinati orizzonti”
Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, da sempre segue le comunità degli italiani sparse nel mondo e realizza, dal 2006, il Rapporto Italiani nel Mondo, un progetto culturale transnazionale con il quale studia, analizza e approfondisce l’Italia delle migrazioni. Unitamente al Rapporto Italiani nel Mondo, ogni anno la Fondazione Migrantes edita il Rapporto Immigrazione e il report Il Diritto d’Asilo, completando così l’analisi annuale del fenomeno migratorio legato al contesto italiano.
L’emigrazione prima e la mobilità oggi sono strutturalmente legate all’Italia e agli italiani, popolo di migranti da sempre.
“Sconfinati orizzonti” è una collana che si rivolge ai lettori più giovani e alla scuola, affinché lo studio della mobilità umana diventi parte integrante dell’educazione e della formazione, per un futuro sempre più pienamente interculturale e cosmopolita.


martedì 24 settembre 2024

'La forza vitale della narrazione' seminario di formazione a Ponte in Valtellina (SO) - VII edizione festival 'Un ponte di storie'



Venerdì 27 settembre 2024 sarò alla VII edizione di Un Ponte di storie, festival letterario per bambini e ragazzi a Ponte in Valtellina (SO), per tenere, oltre a incontri e spettacoli, un seminario di formazione sulla narrazione.
Rivolto a ragazzi, docenti, bibliotecari, genitori, appassionati, il seminario 'La forza vitale della narrazione' si terrà dalle 14:30 alle 16:30 all'Auditorium 'Pier Giorgio Picceni'.

Nella nostra cultura l’incontro tra modernità massmediatica e narrazione è avvenuto da tempo, e sembra aver messo in crisi quest’ultima. È come se ci fossimo via via privati di una facoltà che ci sembrava inalienabile: la capacità di scambiare esperienze. A cosa serve allora - a fronte dello strapotere di linguaggi non verbali - inventare e raccontare ai più giovani delle storie? C'è ancora una forza vitale nella narrazione? È possibile affrontare paura e pregiudizio con i libri?
Libri e vissuti dell'autore nella sua ventennale attività di incontri con gli alunni nelle scuole di tutta Italia per alcuni dei quali la narrazione ha avuto il potere di cambiare la vita. Anche in situazioni di difficoltà. Specie in situazioni di difficoltà, quando ci sono adulti che stanno in silenzio e non usano più le parole. Ma bambini e ragazzi chiedono, ed è responsabilità propria dell'adulto usare le parole.
Ci sono però parole che arrivano solo alla nostra mente suscitando semplice nuova informazione, e altre che invece arrivano anche al nostro cuore suscitando emozioni, sentimenti, affetto, movimento, cambiamento.
Questo fa la narrazione.
Questo possono fare i libri.
Ma poi, quando la notte diventa davvero buia: ha ancora senso narrare?

Iscrizione per seguire 'La forza vitale della narrazione' in presenza: QUI
Iscrizione per seguire 'La forza vitale della narrazione' on-line in diretta streaming: QUI

domenica 22 settembre 2024

Quattro incontri-spettacoli con le scuole al festival 'Un Ponte di storie'


Venerdì 27 e sabato 28 settembre 2024 sarò alla VII edizione di Un Ponte di storie, festival letterario per bambini e ragazzi a Ponte in Valtellina (SO), per tenere incontri-spettacoli con le scuole secondo il seguente programma:

venerdì 27 settembre 2024

> 9.30-10.30: 'Ragazzi, quante storie! I segreti dello scrittore' incontro-spettacolo con gli alunni delle classi IV e V della Scuola primaria di Ponte in Valtellina, classe V della Scuola primaria di Chiuro, classe V della Scuola primaria di Piateda, classe VA della Scuola primaria di Tresivio, classi VA e VB della Scuola primaria di Tirano, Cinema Teatro Vittoria, Ponte in Valtellina (SO) 

> 12.00 -13.00: 'Negli occhi di Luna, i falò' incontro con la classe IIIB della Scuola secondaria di primo grado di Ponte in Valtellina, Cinema Teatro Vittoria, Ponte in Valtellina (SO)

sabato 28 settembre 2024

> 9.00-10.30: 'Ragazzi, quante storie! I segreti dello scrittore' incontro-spettacolo con le classi I del Liceo Scientifico di Sondrio, Aula magna del Polo Liceale di Sondrio

> 11.30-13.00: 'Ragazzi, quante storie! I segreti dello scrittore' incontro-spettacolo con le classi IA, IB, IIA, IIB della Scuola secondaria di primo grado di Ponte in Valtellina, Cinema Teatro Vittoria, Ponte in Valtellina (SO)

Il tema dell'edizione 2024 del festival sarà 'la cura'.

È stato chiesto a ciascun autore partecipante di darne una definizione personale:


domenica 15 settembre 2024

'Narrazione e comunicazione efficace: il piacere di raccontare' seminario di formazione per docenti a Nicosia (EN)

Mercoledì 18 settembre 2024, dalle ore 18:00 alle ore 19:30 circa, presso l'aula docenti del Liceo Classico 'Fratelli Testa' di Nicosia (EN) terrò il corso di formazione 'Narrazione e comunicazione efficace: il piacere di raccontare', in collaborazione con Uciim sez. Nicosia.


giovedì 12 settembre 2024

Aperte le prenotazioni per lo spettacolo 'Quante note ha zio Tobia! - narrazione per orchestra (e muggiti)' a Teatro Comunale di Ferrara, ingresso gratuito



Aperte le iscrizioni per lo spettacolo 'Quante note ha zio Tobia! - narrazione per orchestra (e muggiti)' che mi vedrà sul palco del Teatro Comunale di Ferrara giovedì 31 ottobre 2024 alle ore 10:00 insieme all'Orchestra a plettro 'Gino Neri' diretta da Stefano Squarzina.
Lo spettacolo - a ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria - è riservato alle classi II, III, IV, V della Scuola primaria e alle classi I della Scuola secondaria di primo grado.

Quante note ha zio Tobia!
narrazione per orchestra (e muggiti)

Spettacolo teatrale con musica eseguita dall'Orchestra a plettro 'Gino Neri'

di e con Luigi Dal Cin

musiche di Stefano Squarzina

Per la prima volta Luigi Dal Cin insieme all'Orchestra a plettro 'Gino Neri' sul palco del Teatro Comunale di Ferrara a mescolare, con divertita ironia, musica e narrazione.
Uno spettacolo teatrale con le composizioni musicali di Stefano Squarzina per un'esperienza emotiva che appassioni i più giovani alle infinite possibilità della musica e all'eccezionalità degli strumenti a plettro.
La mucca Juliette è l'unico animale del fattore Tobia, ed è anche la sua più grande amica. Insieme Tobia e Juliette vivono felici nella vecchia fattoria. Tobia si occupa dell'orto e della sua amica mucca, in cambio lei gli dona ogni giorno il suo buon latte.
La vita alla fattoria è semplice, ma l'amicizia rende tutto speciale: fare colazione insieme la mattina, ridere delle forme bizzarre delle nuvole, guardare il sole al tramonto…
Un giorno, per una magia, la stalla di Tobia si riempie di mucche, centinaia di mucche da mungere, litri e litri di latte per ottenere chili e chili di burro e formaggio da vendere al mercato.
Tobia diventa ricco, così ricco che può assumere due aiutanti e starsene in giro tutto il giorno a scorrazzare sulla sua nuova automobile rossa fiammante.
E Juliette?
Tobia non si cura più di lei. Non ci sono più colazioni insieme, né risate, né tramonti da ammirare.
Così Juliette decide di andarsene.
Ma l'amicizia è una cosa seria, vale molto di più di cento mucche e di un'automobile rossa.
Tobia se ne accorgerà presto: partirà alla ricerca di Juliette per chiederle perdono e riportarla nella vecchia fattoria.
Una storia tenera e delicata per ricordare a tutti che la vera ricchezza è l'amicizia.
Le musiche originali composte per l'occasione da Stefano Squarzina, che dirigerà anche l'esecuzione orchestrale, arricchiscono la narrazione e valorizzano gli strumenti a plettro.

Per informazioni e prenotazioni: eventi@orchestraginoneri - 370 328 7061

martedì 10 settembre 2024